Asplenium ruta-muraria L.
= (Asplenium matthioli Gasparr., Asplenium multicaule C. Presl , Asplenium murale Salisb., Asplenium muraria Bernh, Asplenium murorum Lam., Asplenium trichomanoides Lumnizer))
Nome volgare: Ruta di muro
Forma biologica : H ros. (Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.)
Descrizione :
Felce di modeste dimensioni (5-15 cm) con breve rizoma squamoso e strisciante.
Fronde (foglie) opache che in buon numero persistono anche durante l’inverno, sono portate da un breve picciolo ed hanno una lamina 2 (3)pennatosetta con contorno irregolarmente triangolare. Le pinne portano generalmente 1-3 pinnule di 2 - 4 mm, dentellate e con forma molto variabile.
Sori (formazioni che raccolgono gli sporangi) sono posti nella pagina inferiore delle fronde, sono di colore scuro, lineari e confluenti, più lunghi che larghi. Spore subrotonde e rugose.
Sporificazione: gli sporangi (organi che producono le spore) sono presenti da Giugno a Ottobre
Habitat: vegeta sulle fenditure delle rocce soprattutto calcaree, muri di vecchie costruzioni, ruderi, terrapieni, contrafforti fino a 2.400 m (raramente 2.800m)
Tipo corologico: Circumbor. (Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.)
Distribuzione in Italia: comune in tutte le regioni, nell'estremo Sud e nelle isole maggiori solitamente questa specie è limitata alle aree montane.
Note di sistematica:
Oltre al tipo più comune Asplemium ruta-muraria L. subsp. ruta-muraria (descritto in questa scheda) che ha fronde relativamente robuste e pinnule angolose sul margine quasi mai ialine, è presente
Asplenium ruta muraria L. subsp. dolomiticum Lovis et Reichstein, con fronde delicate, pinnule rombico-arrotondate sul margine sempre traslucide, "molto comune dalle Alpi Giulie al Lago di Como, Alpi Apuane e raro in Val Maira, Valle Stura, Roccavione, sopra il torrente Nerone, Val Pennavaira, Valle Arroscia, M. Pietravecchia, M. Grammondo, Appennino Lucchese".(Dino Marchetti in "Le pteridofite d'Italia" )
Etimologia:
Il nome generico deriva dal greco spleen = milza, in relazione alle sue proprietà curative di questo organo. Il none specifico si riferisce alla vaga somiglianza con la ruta ed al suo habitat.
Curiosità:
Pianta astringente; oftalmica; vulneraria; diuretica; sedativa; tonica.
In passato veniva soprattutto usata dalla medicina popolare come astringente e diuretico e per curare le malattie di petto ed oculari; i pastori la credono efficace anche contro alcune malattie degli animali.
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Asplenium trichomanes L.
Asplenio tricomane, Erba ruggina, Capelvenere falso.
Forma biologica: H ros (Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno, con foglie disposte in rosetta basale).
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, con rizoma breve e scaglioso, con rosetta di foglie basali; altezza 10-15 cm.
I picciuoli sono neri lucenti con riflessi rossastri , la rachide con due ali laterali è nera fino all’apice (verde fino al completo sviluppo delle foglie), le foglie sono sempreverdi, pennato-composte a contorno lineare, con pinne ovali o ellittiche, allargate alla base. Sulla pagina inferiore delle foglie si trovano gli sporangi, sono raccolti in sori (formazioni che raccolgono gli sporangi) laterali alla nervatura delle foglie.
Sporificazione: da Marzo a Settembre.
Tipo corologico: Cosmopolita
Distribuzione in Italia: Pianta presente in tutto il territorio: comune su Alpi ed Appennini, rara altrove.
Habitat: Piccola felce xerofila delle fenditure soleggiate, predilige rocce e vecchi muri calcarei, da 0 a 3.000 m.
Note di sistematica: Sandro Pignatti in Flora d’Italia descrive:
Descrizione: ha pinne di 2,5 -7,5 mm., le superiori ad inserzione obliqua, foglie di 8-18(25) cm lungamente assottigliate in punta acuta, picciuoli rosso-bruni, che è comune sulle Alpi dove vegeta su rocce acide, serpentini e muri a secco.
Asplenium trichomanes L. subsp. inexpectans Lovis con pinne di 4-8 (10) mm.ad inserzione perpendicolare (patenti), foglie di 7.5-10(-12) cm. Che si restringono bruscamente in una punta ottusa, picciuoli rosso-bruni scuri, segnalata in Austria e Jugoslavia, probabilmente presente sulle Dolomiti ed in Abruzzo vegetando su calcare.
Asplenium trichomanes L. subsp. quadrivalens D.E.Meyer con pinne di 4-12 mm., le superiori a inserzione perpendicolare, foglie di 10-18 (-25) lungamente assottigliate in punta acuta, picciuoli bruno-scuri, prevalente e forse esclusivo del Meridione dove vegeta su ogni tipo di substrato".
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco”splèn” = “milza”, in quanto si riteneva la pianta avesse il potere di curare le malattie della milza e dell’intestino, il nome specifico, dal greco “tríks” = “capello” e “manós” = “sottile”, con riferimento all'asse della fronda che è simile a un capello nero.
Proprietà ed usi: La pianta ha proprietà emollienti, decongestionanti e lassative. Plinio il Vecchio ne parla, come utile contro la caduta dei capelli, inoltre la considera utile contro malattie polmonari, itterizia e idropsia.
L’Asplenio è una specie molto usata per la composizione del giardino roccioso, in quanto rustica e resistente, nei tempi passati, coltivare questa felce in giardino, era ritenuto di buon auspicio.
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